Cucina Lucana

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Pummitori gialli scattariciati (Leverano)

Pummitori gialli scattariciati (Leverano)

Intervista a Consolata Zecca realizzata da Valeria Geusa

Buongiorno nonna.

Buongiorno Valeria.

Oggi siamo qui per cucinare i pomodori gialli scattati.

Sì, mi fa tanto piacere stare un po’ con te.

Prima però ti devo fare alcune domande.

Fammele.

Allora, oggi ti sei alzata presto per cucinare?

Sì.

E verso che ora?

Io la mattina mi alzo alle 6, 6 e mezzo.

E quanto tempo impieghi per cucinare? Quante ore?

Un paio d’ore, se ne vanno un paio d’ore per cucinare il primo e il secondo.

Va bene, oggi sei andata a fare la spesa?

Sì.

E dove l’hai fatta?

Sono andata al fruttivendolo, ho comprato le verdure, la frutta, i pomodori gialli.

Va bene. Ci sono dei negozi che preferisci? Chi sono?

Io le altre cose le prendo ai supermercati invece le verdure dal fruttivendolo, che è mio figlio che ha il negozio di frutta.

Quindi ti fidi di lui e sei sicura dei prodotti che compri da lui, sei sicura che sono buoni.

Sì sì, sono buonissimi.

Quali sono le ricette che sai cucinare meglio?

Un po’ di tutto: cucino pastina con le polpettine che la devo fare oggi ma poi per il pranzo della domenica cucino la pasta, con la carne, l’insalata, tutte quelle cose che si fanno di domenica.

Invece una ricetta che sai fare meglio tra tutte?

Poi i giorni feriali faccio di tutto, faccio la verdura, la pitta con le patate, i pomodori gialli scattati con le olive nere.

E invece che cosa non ti piace cucinare?

Non mi piace cucinare il pesce perché porta molto fastidio e puzza però è buono, il pesce è buono.

E oggi invece che cosa hai cucinato?

Oggi ho cucinato la pastina con le polpettine al brodo vegetale con gli odori di sedano, carota, patate.

E poi per secondo?

Per secondo pummitori scattati.

Allora nonna, mi racconti un po’ del passato. Chi ti ha insegnato a cucinare?

Mi ha insegnato a cucinare mia madre.

E quando più o meno, ti ricordi?

Eravamo tutti piccoli, eravamo tanti figli e allora le femmine…la mamma ci insegnava a cucinare e i maschietti andavano alla campagna.

Quindi cucinava soltanto lei in famiglia…

Sì.

Hai imparato per gioco o sei stata costretta?

Beh costretta e un po’ pure di piacere per imparare.

E invece adesso le nuove ricette da dove le impari?

Qualche volta vedo sui libri ma di più alla televisione perché fanno belle scelte e tanti programmi.

Adesso chi ti aiuta in cucina?

Non mi aiuta nessuno; mio marito va a comprare le cose che servono e io cucino.

Nonna, secondo te, la dieta alimentare è cambiata rispetto a prima e come?

È migliorata perché prima tutte queste cose che ci sono adesso, prima non c’erano. Era una dieta più povera prima. Adesso ci sono tante cose che puoi arricchirla come vuoi.

E ci sono dei piatti che prima si facevano e ora non si fanno più?

Sì, ci sono i piatti che erano prima tutti i giorni legumi, tutti i giorni legumi. Adesso una volta alla settimana facciamo legumi e poi ogni giorno si cambia. Quello che desideri, che puoi pure fare lo fai.

Quindi quello che stiamo preparando oggi è una ricetta tipica del nostro paese?

Sì, questi sono pomodori scoppiati diciamo, pummitori gialli scoppiati che si facevano prima tutte le mattine. Prima non c’era il latte, il caffè, si faceva colazione con i pomodori, il pane e un bicchiere di vino per andare in campagna.

E da chi hai imparato a cucinare questo piatto?

Da mia mamma.

Hai cambiato qualcosa nella ricetta o è sempre quella originale?

È sempre quella perché non sono cambiati.

Però c’è qualcuno che la cucina in modo diverso, che aggiunge qualcosa?

Se vuoi puoi aggiungere le olive nere alla fine della cottura dei pomodori, un piccante più forte, a piacere.

Qual è la cosa più importante della ricetta?

Beh sono i pomodori e l’olio perché si cucinano con l’olio.

Come si deve presentare nel piatto la pietanza? C’è una forma da rispettare oppure no?

No, come le altre pietanze; quello che desiderano, se ne vogliono di più, se ne vogliono di meno, a seconda della persona.

Quindi viene messo nel piatto così come capita.

Sì, come capita.

E quando apparecchi presti attenzione al colore della tovaglia, alle posate, ai piatti.

No no, noi poveri contadini non ci pensiamo a queste cose.

Magari solo nelle occasioni prendi la tovaglia di stoffa, le posate.

Beh sì, le posate, quando ci sono persone all’infuori della famiglia cerchiamo di ordinare un po’ di più però se è in famiglia facciamo come tutti i giorni.

Ok. Nonna, è importante saper cucinare?

Certo. Saper cucinare è un titolo per la famiglia, per servire tutta la famiglia.

E quando ti dicono che sai cucinare ti fa piacere?

Certo, sono contenta. Abbiamo messo nella pentola i pomodori, gli spunzali e il piccante; sto mettendo l’olio, ora metto il sale e accendo il gas. Adesso li copriamo e aspettiamo che scoppiano. Quando scoppiano li schiacciamo con la forchetta e se vuoi gli togli la pellicina se no li lasci così, come desideri, come volete. Adesso i pomodori si sono ammorbiditi, quasi cotti e li schiacciamo. Facciamo uscire tutto il pomodoro dentro e la buccia se vuoi la togli, se non vuoi la puoi lasciare perché è sempre un sapore in più. Poi alla fine della cottura, se vuoi metti qualche uovo fresco oppure olive nere, o una cosa o l’altra. E così quando poi lo metti a tavola, metti il pane abbrustolito vicino al piatto e ti puoi servire. Dopo un minuto che le olive sono andate dentro, spegnamo. Potete favorire, il piatto è pronto.

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